Profilo

Yukisada Isao è nato a Kumamoto, nell’isola di Kyūshū nel 1968. Pare che abbia deciso di diventare un regista dopo aver visto Typhoon Club di Somai Shinji. Prima però di arrivare a dirigere film suoi, Yukisada lavora come assistente alla regia per alcuni registi televisivi tra i quali Kamoshita Shinichi e Oyama Katsumi, fino all’incontro con Iwai Shunji. Per Iwai, Yukisada lavora come assistente dapprima in televisione, poi lo segue nell’avventura cinematografica: lo troviamo accreditato in Love Letter, Swallowtail Butterfly, e April Story. A questo punto, finalmente, comincia la sua avventura da regista: Sunflower vince il premio Fipresci al quinto Festival di Pusan, e da allora Yukisada è considerato una delle giovani speranze del cinema giapponese contemporaneo. Con Go! il regista ha affrontato lo spinoso tema dei coreani che vivono in Giappone e delle discriminazioni di cui sono vittime da un punto di vista del tutto nuovo. Nel 2004 il suo Crying out Love at the Center of the World ha avuto un enorme successo di pubblico, rimanendo nelle sale per mesi e ispirando anche una serie televisiva.

Nonostante molti critici, dopo il successo di Go!, avessero riposto in lui molte speranze, intravedendo in lui un regista “altro”, che potesse affrontare temi e situazioni diverse rispetto al cinema mainstream e riuscisse comunque a ottenere un notevole successo di pubblico, negli ultimi anni Yukisada si è rivelato piuttosto un ottimo regista di film di cassetta, abbandonando almeno in parte la ricerca sociologica per accostarsi piuttosto a romanzi di successo (è il caso di Crying out Love at the Center of the World, ma anche di Haru no yuki, tratto dal primo dei quattro romanzi che compongono la tetralogia de Il mare della fertilità di Mishima Yukio, edito in Italia da Bompiani) e film in costume (è il caso di Year One in the North, che può essere visto come la risposta giapponese, per quanto molto più accurata dal punto di vista storico, a The Last Samurai).

(Alice Massa, 15/06/2006)